sabato 26 luglio 2014

Escursionismo in Valle dell'Orco

25 luglio 2014 - Rocca Bianca m. 2703.
Da parking della partenza per il Rif. Pian della Ballotta m. 2240.
Ritorno dopo 2 gg. nella stessa zona, si sa, le gite sono come le ciliege, una tira l'altra.
Ambiente semplicemente favoloso.
A parte le problematiche per reperire il giusto punto di partenza della traccia (che poi ho trovato al ritorno) tutta la parte alta della gita è un susseguirsi di piccole vallette sotto l'altissima parete a picco della Basei.
Una volta raggiunto la cima ho proseguito ancora per la facile cresta sino ad una gobbetta di poco più alta.
Tempo bello al mattino e nuvoloso, ma senza pioggia, al pomeriggio.
Visto uno stambecco e diverse marmotte.



















Nella prima foto salendo vista sulla gita di due gg. orsono con segnato l'itinerario: linea continua versante di salita, tratteggiata la linea dietro la montagna.
Nella seconda, terza e quarta il Lago Serrù visto man mano che si sale.
Nella quinta panorama verso il lago Agnel, la P. Violetta ed il gruppo del Gran Paradiso.
Nella sesta la Grivola ed ancora il massiccio del Gran Paradiso.
Nella settima Cima del Carro e la Grande Aiguille Rousse in territorio francese.
Nell'ottava l'itinerario finale verso la punta (a destra) e quello successivo alla gobbetta sotto la Basei.
Nella nona, decima e undicesima tre momenti dell'avvicinamento alla punta.
Nell'ultima un esemplare di fauna locale.

giovedì 24 luglio 2014

Escursionismo in Valle dell'Orco

23 luglio 2014 - Punta delle Rocce m. 2624.
Da Parking del Lago Serrù m. 2166.
Approffittato di un finestra di bel tempo. Infatti al mattino era bellissimo poi sono arrivate le nuvole verso la punta , quindi la pioggia, ma ormai ero all'auto.
Pur essendo un assiduo frequentatore della Valle dell'Orco non ero mai stato su questa cima. Interessante il sentiero che si sviluppa, prima in mezzo ad una pietraia (molto faticoso), poi sale bene fino alla conca di uno splendido laghetto, che dal basso non si pensa neppure possa esistere, quindi sparisce. Per andare in punta bisogna salire dei prati ripidissimi. Tant'è che per scendere ho fatto un ampio giro per trovare un pendio più agevole.
All'inizio della gita nel sentiero invaso dall'erba ho incontrato una vipera che avendomi sentito, stava già allontanandosi.   

















Nella prima foto il sentiero iniziale dove ho incontrato la vipera.
Nella seconda e nella terza il Lago Serrù alla partenza con i canali Grand e Piccolo Coulouret.
Nella quarta il Lago Serrù dalla vetta.
Nella quinta nella nebbia della punta con vista sul ghiacciaio del Carro.
Nelle ultime due il piccolo gioiiello. il Lago delle Rocce.

mercoledì 16 luglio 2014

Escursionismo in Val d'Ayas

15 luglio 2014 - Lago Ciarcerio m. 2376 e proseguimento fino a q. 2050 ca. (arrivo seggiovia di Frachey).
Da Crest q. 1936.
Percorso che si snoda su strade di servizio per gli impianti invernali. Unico neo sono le strutture dei questi impianti. Diversamente bellissimo ambiente con ampia vista sul Cervino e su alcune  cime del Monte Rosa.
Tempo bello. Oltre al Lago Ciarcerio, meta della nostra gita, ci sono molti altri laghetti di cui ignoravo l'esistenza.
Tempo bello e temperatura ideale.


















Nella prima foto il Lago Ciarcerio.
Nella seconda e nella terza il Cervino ed il Monte Rosa.

Nella quarta il Grand Tournalin e la Roisetta.
Nella quinta il Monte Sarezza.
Nella sesta il piccolo Lago delle Rane.
In tutte le altre i vari laghi della zona.

venerdì 11 luglio 2014

Escursionismo in Bassa Valle d'Aosta e Basso Canavese

11 luglio 2014 - Rifugio Chiaromonte m. 2036 - Cima del Vallone m. 2136.
da parking q. 1750.
Ritornato in zona visto che il 28 giugno c'era nebbia e nuvolo e non avevo visto nulla.
Gita breve e in quota relativamente bassa ma in bell'ambiente. Sentiero ben segnalato.
Giunto al Colle Pian Spergiurati ho fatto una deviazione sulla destra ed ho raggiunto una modesta cima con un grosso ometto, che non appare sulle cartine, Presumo che sia Cima del Vallone m. 2136.
 Da li si potrebbe proseguire per una cresta di saliscendi che penso permetta di raggiungere la Cima di Cavalcurt e la Cima di Bonze.
Ritornato sul sentiero sono sceso sul versante Valchiusella raggiungendo il rifugio dove, alcuni operai, stavano effettuando lavori di ristrutturazione.
Tempo bello ma con folate di vento freddo. Nel pomeriggio il cielo si è coperto ma niente precipitazioni.













Nella prima foto salendo si vede la zina della Cima Bonze.
Nella seconda il Colle Pian Spergiutati.
Nella terza, in primo piano, l'ometto di Cima del Vallone. Sullo sfondo Cima Bonze.
Nella quarta, a centro foto, il rifugio.
Nell'ultima panoramica da Cima Cavalcurt a Cima Bonze ed a Cima Battaglia.

giovedì 10 luglio 2014

Escursionismo in Valle Orco

9 luglio 2014 - Rifugio Noaschetta m. 1520. - In realtà per raggiungere il rifugio dal sentiero n. 548, che va nel Vallone di Noaschetta, bisogna scendere di un'ottantina di metri. Non avendo voglia di risalire al ritorno ho preferito proseguire ancora sul sentiero principale per un pò, fino a q. 1600 ca.
Sceso quasi subito per rischio pioggia, che fortunatamente non c'è stata.

Da Parking sopra Noasca q. 1100 ca.

Molto bello l'ambiente. Il sentiero, in realtà ex strada reale di caccia, sale per 14 tornanti in un lariceto stupendo per poi passare a bel sentiero fra rocce e praterie. Ma la parte più selvaggia è quella che si inoltra nel Vallone di Noaschetta che ricordo di aver percorso in discesa molti anni orsono al ritorno dal Becco dell'Alpetto.
Peccato che il cielo nuvoloso non abbia permesso la vista sulle montagne circostanti.
Nessuna foto per colpa della batteria scarica.


mercoledì 2 luglio 2014

Escursionismo in Valle di Susa

1 luglio 2014 - Monte Chabriere m. 2403.
Da Selle Marre - Grange Soullier m. 1700 ca.
Gita che in passato ho sempre snobbato perchè non sufficientemente lunga ma che incrociavo quando salivo al Rifugio Marianninan Levi per altre gite in zona.
Alla partenza si può scegliere fra due sentieri che incominciano a pochi metri di distanza uno dall'altro. Il primo sale dal versante Salbertrand mentre il secondo da quello di Exilles.
Ho incominciato a salire dal primo ma trovando una traccia minima sono ritornato e salito per l'altro versante.
Col senno di poi ho capito che nel primo caso, dopo pochi metri nel bosco, si sviluppa una bella mulattiera mentre nel secondo, c'è un sentierino che a volte scompare completamente in mezzo all'erba. Tuttavia è ricchissimo di segni: segni bianco-rossi sulle pietre e sugli alberi, ometti in pietra, paletti con la punta colorata, tutti ripassati di recente. Purtroppo non sempre la quantità fa la qualità pertanto è possibile trovare insieme su un tratto di sentiero visibile anche tre di questi segnali mentre dove il sentiero sparisce non cè nulla. Oppure ad un bivio dove il sentiero si divide in due un bell'ometto fa mostra di se proprio al centro del bivio senza indicare la giusta deviazione.
Detto questo sono riuscito ad arrivare in cima abbastanza agevolmente anche se, nel frattempo, da metà salita in sù mi sono ritrovato nella nebbia. In basso c'era ancora il sole.
Anche in discesa la nebbia mi ha accompagnato fino a metà poi è scomparsa lasciando però un cielo nuvoloso.
Molto bella la larga e comoda cresta erbosa della punta dove ci sono ancora residui di una costruzione militare.
















Nella prima foto verso la punta.
Nella seconda e nella terza due immagini della vetta.
Nella quarta rododendri.
Nella quinta viole gialle.
Nella sesta giglio di mongtagna.
Nell'ultima nigritella alpina, della famiglia delle orchidee.