venerdì 30 novembre 2018

Ciaspolata in Valle del Lys.

29 novembre 2018 - Creste Desot m. 1880 - nei pressi della Cima Leretta.
Da Pian Coumarial m. 1445.

Gita scelta per testare la gamba infortunata il 14-11-18 e per prendere in giro la Leretta.
Fino all'Alpe Leretta strada innevata ma battuta dai passaggi dei giorni precedenti.
Poi seguito la strada che sale all'Alpe Creux e quindi all'Alpe Crest Desot.
Dopo l'Alpe Leretta ho battuto traccia su 25/30 cm.  di  neve fresca ma pesante.
Tempo bello fino a metà giornata poi è arrivato un graduale peggioramento con cielo velato che rendeva difficoltosa la visibilità.
Però con le ciaspole e con le traccie non ci sono stati problemi.
Temperatura abbastanza fredda.
Stranamente non ho visto nessuno.
La gamba  mi fa male solo se tocco da qualche parte.
Però lo scarpone che è abbastanza alto mi da un
pò di fastidio.





 

Dalla Creste Desot le Dame di Challantr e M. Nery.

 



giovedì 15 novembre 2018

Escursionismo in Val d'Ayas.

14 novembre 2018 - Testa di Comagna m. 2105.
Da Arbaz a q. 1525.


Finalmente, dopo una ventina di gg. ritorna il sereno, ma,  siccome la pioggia dei gg. scorsi, violenta e abbondante, ha colpito da tutte le parti, decido per una gita inedita che, pare, si sviluppa tutta su strada poderale.
Inizialmente la strada è bagnata ma si sale agevolmente senza scivolare.
Tuttavia il percorso è quasi tutto costellato di alberi caduti che rallentano la mia già lenta progressione.
Tutto il percorso è senza segni.
Ad un bivio, senza avere riferimenti, decido di andare a sx.
La scelta si rivelerà corretta.
Arrivato presso i resti di una costruzione diroccata che, col senno di poi, capirò che è Pra Boton, la stradina scompare.
Mentre faccio il punto della situazione vedo uscire dal bosco 2 cacciatori, ne approfitto e chiedo informazioni.
Mi dicono che, pochi passi prima la strada faceva una svolta in salita all'interno del bosco, cosa che io non ho visto perchè la vegetazione e le piante cadute la coprivano.
Mi hanno chiesto di seguirli fino alla deviazione.
Così ho fatto ma, poichè loro viaggiavano veloci, ho accelerato anch'io ed ho inciampato in un ramo, sbucciandomi la gamba che avevo già battuto povhi mesi orsono.
Comunque ormai ero arrivato al bivio e, dopo averli ringraziati, ho ritrovato la stradina poco sopra che è presto diventata un sentiero che, in breve tempo, mi ha portato sulla bella ed ampia cresta che adduce alla cima.
Qui c'era un pò di neve ma senza intralciare la camminata.
In punta ho trovato 2 signore valdostane che sono salite da Longeon (Sommarese).
Dopo esserci scambiate informazioni decido di scendere con loro per un sentiero, poco visibile, ma segnato, fino alla loro auto.
Mi hanno poi offerto un passaggio alla mia che era più in basso, ad Arbaz.
Tempo bello e fresco.
Visto un'altra coppia in punta.
Questa cima l'avevo già raggiunta qualche tempo fa partendo dal Col de Joux.
Cima solitaria che permette una vista a 360 gradi sulle principali vette della VDA.
Infine una piccola annotazione: il giorno prima ho sentito, per la prima volta, un dolore all'anca sinistra, che mi ha perseguitato per tutta la giornata e che sento ancora adesso.
Ho dei brutti presentimenti. Mah !!!!







Palasina, tra i rami, Valfredda e Bieteron.

La dorsale che porta alla punta.

Mont Nery, quella bassa in mezzo, e Dame di Challant.

Palasina, sopra la barra rocciosa, Corno Vitello, Valfredda e Bieteron.

Croce di vetta.
Id.

Traccia  Salita a dx, discesa a sx.