Da Ciarmis m. 733.
Previsioni rispettate: cessate le piogge nella notte gradualmente si sono allontanate le nuvole ed in mattinata è arrivato il sereno.
Di pari passo anche le temperature si sono elevate.
Bella escursione a 60 km. da Torino.
Dislivello elevato, nonostante la poca differenza tra l'altitudine di partenza e quella di arrivo, dovuto ad un mio errore ed a risalite e saliscendi.
Itinerario su stradina poderale e mulattiera fino all'Alpe Gardetta (1240).
Qui ho commesso il mio errore e sono salito a sinistra per una mulattiera, per ca. 250 mt. di dislivello. Accortomi dell'errore sono ritornato alla Gardetta, anche perchè per proseguire bisognava superare delle placche rocciose e bagnate.
Presa la giusta direzione si scende per circa 200 mt. su sentiero esposto e delicato fino all'attraversamento di un torrente nel canalone (anche qui, come nella gita precedente) con un pò di neve ma con nessun problema. Da qui parte un bellissimo sentiero morbido, perchè tutto coperto di aghi di larice, che sale ripido ma ottimamente tracciato fino in punta.
Ritornato fin quasi al fondo del bel sentiero ho trovato una indicazione su un albero ed una traccia che portava al "Bars d'la tajola" - Roccia con un foro per calarsi su una cengia, utilizzata dai valdesi al tempo delle incursioni delle truppe savoiarde - ma essendo troppo tardi non l'ho raggiunta in quanto il sentierino era impegnativo e non sapevo quanto ero ancora lontano.
Ho invece chiuso l'anello tornando per una stradella in piano, con qualche saliscendi, che non finiva mai, fino alle Baite Serre dove ho ritrovato l'tinerario che avevo seguito all'andata.
Salamandra |
Violette azzurre. |
In punta. |
Violette bianche. |
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