Da Pellenchi (Pramollo) m. 1200.
Finalmente riesco a riprendere le uscite.
Bloccato in città per terapie varie tutti i giorni feriali.
Ancora poche da fare e poi sono temporaneamente libero da questi impegni.
Scelto per l'occasione una gita in bassa quota per ridurre il freddo ed evitare la neve.
In effetti la temperatura, seppur bassa, era accettabile per il sole e l'assenza di vento.
Per quanto riguarda la neve è tutto un altro discorso.
La meta era il Piano Friera (1914) sulla Costa Lazzarà ma giunto a q. 1600 ca. la neve copriva il sentiero e, fintanto che le pendenze non erano eccessive, si rischiava solo di scivolare per terra e battere il fondoschiena ma, oltre questa quota, il sentiero era esposto ed il rischio di scivolare a valle era evidente.
C'erano tracce ma da solo non ho osato.
Sceso a q. 1300 ca. ho notato un pendio a sud inizialmente senza neve.
Ho deciso di salire, per lo più per prati, ma dopo un pò ho ritrovato la neve.
Ma questa non era gelata ed il pendio era più dolce.
Così sono salito fino al Colle Lazzarà.
Nessun altro in giro.
Sentiero bello ma attenzione ai bivi che non sono segnalati.
Non sai se devi andare a dx o a sin.
In discesa ho trovato il bellissimo sentiero che da Pellenchi sale al Colle Lazzarà.
Alpe Leiretta. |
id. |
Ruscello ghiacciato. |
id. |
Un pò di storia. |
Alpe Leiretta. |
Ruscello ghiacciato. |
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