mercoledì 30 marzo 2016

Ciaspolata in Valsangone

30 marzo 2016 - Stazione intermedia ex seggiovia dell'Aquila m. 1860.
Da Alpe Colombino m. 1240.

Previsioni di maltempo purtroppo azzeccate: nuvole e nebbia.
Sembrava di essere nel limbo.
Solo verso l'alto sono uscito dalle nuvole trovando il sole.
In discesa sono rientrato quasi subito nel limbo.
Neve discreta: crosta portante e non.
Poca gente in giro, 6/7 persone con sci o ciaspole. Temperatura nella media.



Punta aquila dall'intermedia.

Il tempo in salita.

e in discesa.

Stazione intermedia vista verso occidente, con sole.

Sempre all'intermedia ma verso sud: con nebbia,

domenica 27 marzo 2016

Escursionismo su terreno innevato in Valle di St. Bartrlemy

26 marzo 2016 - Alpe Tsa de Fontaney m.2302.
Da Lignan m. 1633.

con Enza, che si è fermata prima.
Tempo bello e caldo ma con venticello freddo.
A Lignan solo chiazze di neve quindi abbiamo deciso di lasciare le ciaspole in auto.
Neve tracciata e portante per 2/3 della gita poi sfondosa, ma sono comunque arrivato fino all'alpeggio dove c'erano parecchie persone con sci, ciaspole o a piedi, salite da Porliod.



Qui comincia la neve.

id.

Alpe Tsa de Fontaney con il Col Salvè in alto a dx.

Ciaspolata in Val Chisone

25 marzo 2016 - q. 2300 ca. dopo Alpe Brun m. 2142 verso Rocca Nera m. 2479.
Da Villardamond (Pragelato) m. 1787.

Tempo bello fino alle 13 poi, all'improvviso, si è coperto ed ha cominciato a nevischiare.
Il percorso si snoda su una strada poco pendente che rende lungo l'avvicinamento fino al bivio per salire all'alpe Brun.
Da qui si sale decisamente per ampi pendii sempre più ripidi.
Mi sono fermato prima della meta perchè si stava facendo tardi e l'ultimo tratto più ripido non volevo affrontarlo da solo.
Al di fuori della strada ho battuto pista perchè il sole aveva appiattito e cancellato le tracce.
Visto solo uno ski-alp partito prima di me ed altri tre che mi hanno superato durante la salita.



Dove mi sono fermato.

Prima dell'Alpe  Brun con a dx la Rocca Nera.

Alpe Brun.

mercoledì 23 marzo 2016

Ciaspolata in Val d'Ayas

22 marzo 2016 - Colle Ranzola m. 2170.
Da Estoul - Parking a q. 1873.

Volevo andare alla Testa di Comagna ma, arrivato ad Arbaz, non c'era un filo di neve e non si percepiva dov'era il limite della stessa.
Per evitare di portare le ciaspole a prendere aria o proseguire e trovarmi poi nella neve senza poter
salire ho deciso di cambiare in corsa affidandomi all'usato sicuro: il Colle Ranzola.
Giornata splendida con cielo azzurro, leggermente ventilata con aria fredda.
Nessun altro perr tutta la gita.



Alpe Finestra.

Cappelletta e Monte Ciosè dal colle.

Punta della Regina.

La madonnina al colle.

sabato 19 marzo 2016

Ciaspolata in Val di Susa

18 marzo 2016 - Madonna del Cotolivier m. 2105.
Da Chateau Beaulard m. 1387.

Prima volta con le ciaspole alla classica sci-alpinistica del Cotolivier.
Speravo di trovare la traccia battuta invece non c'era salito ancora nessuno.
Ho quindi utilizzato la traccia recente di uno sci-alpinista.
 L'ho seguita e fatto la traccia per le ciaspole.
Naturalmente me la sono battuta tutta.
Neve bella in alto (30 cm. di fresca farinosa), in basso era ormai crosta.
Tempo bello sereno ma con temperatura fredda (-2 alla partenza) con aumento della stessa verso la punta quando sono arrivato al sole.



Salendo.

Salendo.

Uscita in cresta.

La cappelletta.



In discesa su neve vergine.

Larici innevati.

L'ambiente.

sabato 12 marzo 2016

Ciaspolata in Valle Susa

11 maro 2016 - Stazione di arrivodi ex skilift a q. 2100 ca. sotto il paretone della Grande Hoche, poco oltre il Rifugio Guido Rey m. 1761.
Da Chateau Beaulard, m. 1387.

Partito con l'intenzione di raggiungere il Rifugio Guido Rey, ho poi proseguito  verso San Giusto ma, non avendo visto la deviazione, ho seguito le piste già tracciate raggiungendo la vecchia stazione di arrivo  di un ex skilift (ora completamente distrutto e fatiscente). 
Salito dal sentiero  estivo sono poi sceso, seguendo le tracce che andavano a Vazon, cercando di incrociare la vecchia pista del Rocher de la Garde. non trovandola ho proseguito sulle tracce presenti facendo innumerevoli salite e discese per attraversare diversi valloni poi, stufo di salire ancora, sono sceso seguendo una traccia di sci che, probabilmente, era fuori strada  e che mi ha portato nel torrente.
Sono risalito, sempre battendo pista, in direzione del Cotolivier dove, finalmente, ho trovato alcune piste di sciatori che scendevano.
Queste mi hanno permesso di raggiungere un terreno più agevole in un bosco più ampio  e di ricongiungermi poi  con l'itinerario del Cotolivier al fondo, sul ponticello finale.
Ad un certo punto ho anche pensato di non farcela prima del buio e dover così cercare una soluzione per la notte.
Infatti il tempo che all'inizio era sereno è poi cambiato e, una leggera foschia ha coperto il sole, accelerando così l'arrrivo dell'oscurità.
Ma tutto è finito bene, nonostante la stanchezza dovuta al lungo tragitto, a dolori che mi hanno assalito dai piedi, alle mani ed alla schiena.
Qualche anno fa avrei classificato questa gita come piacevole avventura ma oggi, con i problemi fisici che mi assillano, mi sono trovato al limite della resistenza.
Non mi rimane che concludere con una frase di J.D. Morrison che recita "Il destino è contro di noi, peggio per lui".


Salita sul sentiero estivo.

Il rifugio Guido Rey.

Tracce della lepre variabile.

La grande Hoche.

Stazione diroccata dell'ex skilift.

I bei piano della parte alta.