giovedì 29 agosto 2013

Escursionismo in Valle Stretta

28 agosto 2013 - q. 2400 ca. verso i Laghi Gran Tempesta m. 2483.
Da Grange di Valle Stretta m. 1760.
Dopo che alcune gite estive nella Val Clarèe (Valle di Nevache) mi avevano portato a dei colli che guardavano la Valle Stretta, ho deciso si fare una puntatina di esplorazione. E tale è stata perchè fin dalla partenza avevo muscoli stanchi e totale assenza di fiato. Volevo almeno raggiungere i laghi Tempesta per verificare le possibilità di salire ai vari colli ma mi sono dovuto accontentare del Lago Lavoir e di una puntina a q. 2400 ca.  Era troppo tardi per proseguire e bisognava fare diversi saliscendi, senza sentiero. Per cui ho deciso di rientrare. Al ritorno ho però raggiunto lo stupendo Lago Verde dai colori incredibili.
Tempo bello ma molto freddo (7° all'auto) con le punte più alte spruzzate di neve. Un vento gelido aumentava l'impressione del freddo. Ma più tardi, con il giungere del sole, la situazione è migliorata ed anche il nevischio si è sciolto.
Ambiente bolto bello con caratteristiche dolomitiche.
Molta gente che saliva al Tabor, classica gita della zona. Altra gente al Lago Lavoir ma, dove sono andato io, non ho trovato nessuno. Solo mucche al pascolo.




















Nella prima foto i Serù dall'auto.
Nella seconda i Serù da vicino, la punta centrale, punta Mattirolo, l'avevo salita un paio di volte diversi anni orsono.
Nella terza il Grande Andritto si specchia nel Lago Lavoir.
Nella quarta la puntina erbosa raggiunta.
Nella quinta ancora i Serù dal lago.
Nella sesta il lago con i Tre  Re Magi.
Nella settima un angolo del lago Lavoir.
Dall'ottava alla decima alcune foto del Lago Verde.
Nelle ultime tre panorami sulle montagne già viste in precedenza.

sabato 24 agosto 2013

Escursionismo in Val d'Ala di Lanzo

23 agosto 2013 - Ghicet di Sea m. 2750. - anticima q. 2880 della Punta Rossa di Sea m. 2908.
Da Pian della Mussa - Rif. Ciriè m. 1864.
Sono partito già stanco. Muscoli affaticati e scarsissimo fiato. Ma salendo gradualmente mi sono ripreso. Inizialmente il tempo non era male: alcune nuvole stazionavano sulle cime più alte ma le nebbie erano in agguato. Arrivato al Ghicet di Sea ero immerso nella nebbia. Qui mi ha raggiunto una coppia di Chieri con cui abbiamo deciso, nonostante la nebbia, di proseguire, fidando in qualche schiarita, per raggiungere la Punta Rossa di Sea.  Con facile  arrampicata su roccia buona (erano anni che non facevo più queste cose) raggiungiamo l'anticima dlle Punta Rossa. A questo punto la piccola schiarita è svanita e siamo ripiombati nella nebbia. Decidiamo di non proseguire ulteriormente e di rientrare. Ma da dove? I miei compagni occasionali preferivano rifare la via di salita. Io pensavo di raggiungere la punta sciistica della Rossa sapendo che da quella parte si poteva poi scendere direttamente sul Pian della Mussa. Ma c'era la nebbia e non c'era sentiero.
A questo punto ci siamo divisi. Loro sono scesi sull'itinerario di salita (non lasciare il certo per l'incerto) mentre io sono salito sulla punta sciistica e sono sceso direttamente a valle facendo attenzione a  non andare troppo a sinistra per non trovarmi sulla barriera rocciosa che sostiene il Lago di Ru. Quando si è nuovamente riaperta la nebbia ed ho visto il Colle Battaglia ed il Pian Ciamarella ho tirato un sospiro di sollievo. Era fatta. Unico inconveniente il terreno disagevole per pietre, sfasciumi e prati ripidi, il tutto senza sentiero.
Sono soddisfatto perchè, viste le mie condizioni attuali, credo di aver fatto "n'oeuv  fora dla cavagna". 








Nella prima foto l'arrivo al Ghicet di Sea già nella nebbia.
Nella seconda Croce Rossa e Punta d'Arnas ancora visibili mentre la Bessanese è già incappucciata.

Non ho fatto altre foto perchè in altre faccende affacendato.

giovedì 22 agosto 2013

21 agosto 2013 - Punta Telcio m. 2833.
Da Stazione Cabinovia del Gabiet m. 2316.
Battiamo sul chiodo mentre è caldo. La gita che volevo fare il 13 agosto, che ho poi trasformato nell'Alta Luce, l'ho rispolverata oggi. Bella, Un pò più corta rispetto all'altra ma altrettanto spettacolare. Bellissima la vista sul ghiacciaio del Lys. Bello l'ambiente che si attraversa.
In realtà io sono andato direttamente sulla lunga cresta che forma alla fine la P. Telcio, toccando una punta di circa 2980 m., prossima a quella quotata sulla cartina m. 2910. Ho poi seguito la cresta per reggiungere la Telcio ma dopo, aver superato alcuni saliscendi, mi sono fermato all'ultimo intaglio senza salirla.
Tempo bellissimo con ottima temperatura. Al mattino, in auto, pensavo che dovesse piovere ma appena giunto a Gressoney il cielo si è aperto ed è diventato sereno. Dall'alto si vedeva  il mare di nubi in bassa valle.
Sino al Lago Blu sentiero ottimamente segnato poi si va a naso, ma senza problemi.
In punta solo io. Molta gente sparsa sui sentieri dei laghi.
















Nelle prime due foto la Piramide Vincent.
Nella terza la Punta Telcio, che non ho raggiunto.
Nella quarta la q. 2980, che ho salita.
Nella quinta, sesta, e settima i vari laghetti.
Nell'ottava il torrente con la cascatella.
Nella nona panoramica sul Lago Blu.
Nell'ultima il ghiaccaio del Lys con il Castore, i Lyskamm e la Piramide Vincent.


http://youtu.be/fN4OdhSsRhM



Cliccare sopra per presentazione.

 

domenica 18 agosto 2013

Escursionismo in Valle d'Aosta

17 agosto 2013 - Croce di Fana m. 2212.
Da Fonteil - Trois Villes - Quart m. 1426.
Gita scelta per la panoramicità sulla valle d'Aosta nel tratto Nus-Aosta. La vista spazia poi sul gruppo Emilius -Tersiva  ed in lontananza sul M. Bianco.
Nonostante il discreto, per me, dislivello è una gita veloce perchè il bel sentiero sale deciso senza perdite di tempo. Passa continuamente nel bosco, perciò fresco anche con la calura estiva.
Però, come ambiente, in giro c'è di meglio.
Il tempo si è mantenuto sul bello, solo qualche nuvola sull'Emilius e sulla Tersiva.














Nella prima foto la punta vista dal basso.
Nella seconda la croce di vetta.
Nella terza vista sull'Emilius.
Nella quarta il M. Bianco fra me ed il pino.
Nella quinta io l'Emilius e la Becca di Nona.
La sesta e la settima sono le due panoramiche verso il Gruppo dell'Emilius e verso l'interno alle mie spalle.


venerdì 16 agosto 2013

Escursionismo in Valle Fourane - Tra l'Enchastraye e la Tete de Parassac

15 agosto 2013 - Lac du Lauzanier. m. 2285.
Da Le Pontet m. 1960 ca. scesi al parcheggio du Pont Rouge m. 1907 a piedi anzichè il lungo giro in auto.
Ambiente bucolico. Lunga valle che si incunea alle spalle dell'Enchastraye e davanti alla Tete de Parassac.
Itinerario lungo 11/12 km. solo per l'andata. Va bene che siamo a ferragosto ma c'erano diverse centinaia di persono su tutto il percorso.
Viste moltissime marmotte.
In auto siamo saliti per la Valle Stura. Per il ritorno abbiamo optato per il giro del Queyras. Siamo scesi quindi fino verso Barcelonette deviando per St. Paul (Valle dell'Ubaye), Colle di St. Veran, Guillestre, Colle dell'Agnello e Valle Varaita. 
A Veran sosta ad un ristorante dove ho festeggiato il mio 75' genetliaco con una pantagruelica RACLETTE, presentata con metodo tradizionale, ed una bottiglia di vino rosso del Mont Ventoux.
Era un sacco di tempo che non assaggiavo più questo ottimo piatto locale.
















Nella prima foto una grassa marmetta.
Nelle restanti ambiente e lago.

Escursionismo in Valle del Lys

13 agosto 2013 - Alta Luce (in tedesco Hochlicht) m. 3185.
Rinnovo del tentativo del 13 luglio. Questa volta niente neve sul percorso che diventa cosi' più agevole. Nonostante le previsioni dessero temporali nel pomeriggio il tempo mi ha favorito. Qualche nuvola ma complessivamente sereno e senza problemi di sorta. Ottima la temperatura con sole caldo ma con aria frizzantina.
Bell'ambiente con ottima visibilità sui ghiacciai del Rosa.
A volte programmi 50 per ottenere 30. Questa volta è stato il contrario.
Partito per fare Punta Telcio, notevolmente più corta ma, al bivio, visto l'ora ed il tempo sia atmosferico che di durata, ho deciso per quella più lunga ed è andata bene anche se, alla fine, non riuscivo più a salire.














Nella prima foto la Testa Grigia vista salendo.
Nella seconda la meta odierna vista da lontano.
Nella terza la Piramide Vincent sempre in vista per tutta la salita.
Nella quarta il Lago Gabiet, da dove sono partito.
Nella quinta in sosta durante la salita.
Nella sesta e settima in punta.
Nell'ultima panorama dei ghiacciai del Rosa. 

domenica 11 agosto 2013

Escursionismo in Val Claree

10 agosto 2013 - q. 2756 poco a Sud/Est del Col de La Beaume Noire (2690).
Da Chalet de Laval m. 1980.
Ebbene si. Ancora in questa splendida valle dall'aspetto bucolico.
Partito con l'intenzione di raggiungere la Roche Chateau ma il terreno ha una orografia complicata e non avevo una descrizione esatta dell'itinerario, per cui non sono riuscito a capire l'ubicazione precisa della montagna. Inoltre sulla cartina è segnato un sentiero ma sul terreno il sentiero non esiste più. Primo perchè è poco frequentato e secondo per l'erba alta che invade tutti i pascoli.
Inoltre le mucce spaziano in questo ambiente e trovi tracce da tutte le parti che confondono.
Ad un certo punto ho deciso di salire ad un ripido colletto su terreno instabile e di qui raggiungere una puntina, senza nome, quotata m. 2756.
A questo punto mi sono orizzontato sulla meta primaria ma era lontana e troppo tardi, anche a causa della mia lentezza.
Sceso nel vallone della Beaume Noire mi sono ricongiunto all'itinerario di salita presso il rif. Drayeres dove ho ricominciato a vedere gente. Durante tutto il mio giro non  ho incontrato anima viva.
Tempo splendido ma con aria gelida. In salita usato scaldacollo, guanti e Kway.














Nella prima foto le genziane.
Nella seconda pascoli in quota con le mucche in vista della catena dei Cerces.
Nella terza il gruppo Tabor spunta dietro la cresta del Roc du Chardonnet.
Nella quarta la mia meta: il gobbone erboso in alto.
Nella quinta la potenza della natura: i fiori nascono anche sulle rocce.
Nella sesta uno sguardo verso valle.
Nella settima il torrente Claree.
Nell'ottava oltre i Cerces si vedono i ghiacciai degli Ecrins: la Barre des Ecrins ed il Pelvoux.
Nell'ultima i laghi dove sono transitato nelle gite precedenti.