venerdì 27 gennaio 2017

Escursionismo in Bassa Val Sangone.

27 gennaio 2017 - Monte Pietraborga m. 926.
Da Sangano m. 335.

Ancora in bassa quota.
Bella gita con un buon sentiero, abbastanza segnato ma con il solito difetto: mancano i segni ai bivi. In discesa ho anche sbagliato sentiero.
Per riprenderlo ho dovuto salire nel bosco ripido e senza tracce.
Tutta la salita avviene nel bosco.
Il panorama si vedrebbe solo dalla grande croce della vetta. Oggi però era tutto coperto.



Bacheca resistenza partigiana.

Monumento alla resistena.

Id.

Il picchio si è divertito.

Il sito dei celti.

La croce di vetta.

Piedestallo della croce.

La visibilità odierna.

In vetta, sotto la croce.

sabato 21 gennaio 2017

Escursionismo in Val Chisone.

21 gennaio 2017 - Colle Lazzarà o Laz ara m. 1600 e q. 1600 ca. verso Piano di Friera m. 1914.
Da Pellenchi (Pramollo) m. 1200.

Finalmente riesco a riprendere le uscite.
Bloccato in città per terapie varie tutti i giorni feriali.
Ancora poche da fare e poi sono temporaneamente libero da questi impegni.
Scelto per l'occasione una gita in bassa quota per ridurre il freddo ed evitare la neve.
In effetti la temperatura, seppur bassa, era accettabile per il sole e l'assenza di vento.
Per quanto riguarda la  neve è tutto un altro discorso.
La meta era il Piano Friera  (1914) sulla Costa Lazzarà  ma giunto a q. 1600 ca. la neve copriva il sentiero e, fintanto che le pendenze non erano eccessive, si rischiava solo di scivolare  per terra e battere il fondoschiena ma, oltre questa quota, il sentiero era esposto ed il rischio di scivolare a valle era evidente.
C'erano tracce ma da solo non ho osato.
Sceso a q. 1300 ca. ho notato un pendio a sud inizialmente senza neve.
Ho deciso di salire, per lo più per prati, ma dopo un pò ho ritrovato la neve.
Ma questa non era gelata ed il pendio era più dolce.
Così sono salito fino al Colle Lazzarà.
Nessun altro in giro.
Sentiero bello ma attenzione ai bivi che non sono segnalati.
Non sai se devi andare a dx o a sin.
In discesa ho trovato il bellissimo sentiero che da Pellenchi sale al Colle Lazzarà.


Alpe Leiretta.
id.

Ruscello ghiacciato.

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Un pò di storia.

Alpe Leiretta.


Ruscello ghiacciato.


















domenica 8 gennaio 2017

Escursionismo in Bassa Val Chisone.

7 gennaio 2017 Giro dei Sette Ponti - Serremoretto m. 1050.
Da Strada per Tagliaretto (Frazione di Dubbione) m. 700 ca.

In compagnia di un bel gruppo di amici.
In auto si sale per strada asfaltata poi, dopo una deviazione, diventa una poderale ma molto brutta, ed ora, anche interrotta da frane.

Sentieri a volte decenti a volte sconvolti dalle piogge.
In diversi punti c'è neve gelata ma facilmente sperabile.
Sono possibili diverse varianti ma lascio l'incombenza di descriverle a chi conosce bene la zona.
Alla Borgata Rocceria ci siamo fermati ad un rifugio per una buona polenta.
Tempo bello ma, data l'esposizione ed il percorso incassato e spesso all'ombra, la temperatura era bassa.



Piccola cappella sul percor4so.

Il primo ponte.

Un pò di frescura.

Passerella metallica che sostituisce un ponte travolto dall'acqua.

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Id.

Id.

Id.















 

Escursionismo in Bassa Valle della Dora Baltea

6 dicembre 2017 - Grange Valnera m. 1761 - Alpe Meia m. 1640 - Alpe Pinalba m. 1583.
Da San Giacomo di Andrate m. 1230.

In compagnia di Enza.
La gita della befana ci ha portato sull'itinerario della Torretta e del Monbarone.
Itinerario ben esposto al sole con neve solo a partire dallAlpe Pinalba, sulla strada e abbastanza gelata.
Temperatura appena sottozero   ma sopportabile perché clima secco.
Si può seguire la strada (vietata alle auto dei non residenti) oppure per sentiero segnato.
 Diverse persone incrociate in salita ed in discesa.



Alpe Meia.

Alpe Pinalba.

Sosta al tiepido sole.

id.

Ghiaccioli.

martedì 3 gennaio 2017

Escursionismo in Bassa Valle Orco o Prealpi Canavesane.

3 gennaio 2017 - Rocche di San Martino m. 1420.
Da San Colombano - Argentere Inizio poderale con sbarra di divieto m. 600.

Prima gita del nuovo anno.
Visto la penuria di neve continuo a fare gite a piedi.
Come al solito ho sempre difficoltà a trovare il punto di partenza perchè le indicazioni stradali sono scarse, soprattutto se non si è della zona.
In ogni caso sono riuscito a trovare l'inizio del percorso.
Dopo un primo tratto su strada poderale trovo un bivio : segni bianco-rossi a sinistra e due frecce rosse an dx. senza alcuna indicazione.
Prendo a dx.
Dopo mezz'ora trovo un boscaiolo, chiedo informazioni e mi spiega che ho sbagliato.
Torno sui miei passi e seguendo dei bolli blu arrivo, prima alla chiesetta della Madonna del Bioletto, dove trovo 2 auto con alcuni uomini che sembravano cacciatori, poi proseguo fino in punta.
Al ritorno sbaglio discesa per ben 2 volte perchè i bivi sono simili ed i sentieri coperti di foglie sembrano tutti uguali ed anche i segni vanno da entrambe le direzioni.
Dopo essere sceso per un pò non riconosco nessun punto di riferimento quindi,
aiutato in questo  dal GPS ( che utilizzo per la prima volta) ritorno indietro dove sbaglio per una seconda volta.
Ritorno immediatamente e finalmente mi immetto nel sentiero giusto e nella strada  poderale  che mi portano all'auto.
Tempo bello.
Temperatura fredda ma, senza vento, si sopportava benissimo.
Bella la chiesetta del Bioletto circondata da un'area pic-nic in mezzo alle betulle.
A proposito di betulle ho letto che sui tronchi nascono dei funghi che non sono commestibili ma che anni addietro utilizzavano come acciarini per accendere il fuoco.
Fisicamente stavo abbastanza bene e meno male, visto le risalite ed i dietro-front che ho dovuto fare.
Annotazione: da San Colombano seguire la strada per Canischio ma svoltare prima al bivio per Cresto.



Cappella votiva sulla stradina seguita per errore.

Chiesetta del Bioletto.

Rocche di San Martino.

id.

Verzel e Quinzeina.

Chiesetta del Bioletto.

Monte Soglio e Cima Mares.

Arrivo al colletto poco prima delle Rocche.