venerdì 23 aprile 2010

Sci-Alpinismo e altro in Norvegia

9-20 Aprile 2010.
Sci-Alpinismo in Norvegia.
Partiti in aereo da Malpensa, con scalo a Riga, per Tromso. Pernottamento al Tromso Camping dove avevamo prenotato.
10/4 - Gita sci-alp. nella vicina penisola di Kvaloya con salita allo Stor Kjolen m. 790. Inizialmente bello poi coperto ed infine tormenta in punta.
Neve trasformata con poca recente sopra.
11/4 - Sempre nella suddetta penisola alla cima Buren m. 802.
Anche qui tempo bello iniziale poi nebbia e tormenta. Io mi sono fermato verso metà salita per vento, neve (secondo me) pericolosa e ripido.
Ho ripiegato su una comoda e breve dorsale.
Neve portante in alto, cedevole in basso.
12/4 - Tempo brutto. Abbiamo preferito girare in auto per i fiordi ed abbiamo raggiunto il punto dove parte il traghetto per l'isola di Lyngen. Nel pomeriggio altro giro verso il Kaldfjord, Henrikvik e sino al Nordfjorden e Mammakiosen. Infine ancora visto il Polar Museet a Tromso.
13/4 - Sta nevicando. In 5 (su 10 del gruppo) partiamo per la penisola di Kvaloya, località Heim, e saliamo verso la Finnlandsfjelled ma ci fermiamo a q. 400 ca. per nebbia fitta. Neve bella farinosa su base portante in alto; in basso bella su una pista battuta.
14/4 - Ha nevicato nella notte. Temperatura fresca. Cielo con sole e nebbie. Partiamo decisi per la gita che avevamo previsto, la Stormheim Fjelled m. 1181. Neve bella e farinosa, da 20 a 40 cm. di fresca. Discesa bellissima terminata nella nebbia che nel frattempo era scesa.
15/4 - Piove leggermente. Partiamo comunque per Kroken e Lunheim dove ci sono delle piste di discesa. Le risaliamo e continuiamo fino a raggiungere la Romssayakivarri m. 626. Il nevischio diventa tormenta. Discendiamo su neve bella recente prima su fondo portante poi su crosta leggera. Nel pomeriggio visita a Polaria l'altro museo di Tromso, più moderno del primo con film sulle isole Svalbard su schermo panoramico circolare. Visitato anche il piccolo acquario con le foche.
16/4 - Da ieri circolano brutte notizie. Per colpa dell'eruzione di un vulcano in Islanda, che crea una nube pericolosa per gli aerei, si blocca il traffico aereo in tutto il nord Europa.
In 5 partiamo comunque in mattinata per una breve gita. Partiamo con il brutto tempo verso la Vavrrosvarzi m. 967, ma ci fermiamo a circa 200 mt. dalla punta per visibilità quasi nulla. Mentre scendiamo arriva improvvisamente il sole che ci permette una onorevole discesa su neve prima farinosa e poi pesante.
17/4 - Tutto il giorno a cercare una soluzione per partire in quanto gli aerei sono fermi e non sappiamo quando partiranno. Primo tentavo, unitamente ad un gruppo di Svizzeri e di altri Piemontesi, fallito per le esagerate richieste del gestore di un bus che ci avrebbe dovuto portare a Ginevra. Da qui avremmo poi dovuto cercare un'altra forma di rientro.
Dopo aver scartato altre soluzioni come Bus in Norvegia e treno nel resto d'Europa. Avevamo bagagli troppo ingombranti ed inoltre notizie che circolavano davano come intasate anche le stazioni ferroviarie e chiuse le biglietterie. Scartata anche la soluzione di affittare due auto per tragitto globale. Alla fine abbiamo interpellato l'autista di un piccolo taxi-bus che ha accettato di portarci fino alla Malpensa. Dopo aver contrattato il prezzo e richiesto la presenza di un secondo autista abbiamo passato la notte in albergo a spese dll'AIR BALTIC.
18/4 - Finalmente si parte, con il pulmino pieno fino all'osso, durante una copiosa nevicata.
Ambiente da Grande Nord fino oltre il confine con la Finlandia, dove il paesaggio si fa più dolce con ampie colline innevate e distese di laghi gelati circondati da boschetti di betulle.
Il passaggio in Svezia ci permette di ammirare vastissime pianure coperte da pinete immense, dapprima innevate e poi, mano a mano che proseguivamo, sempre più verdi.
19/4 - Dopo aver viaggiato continuamente, soste solo per fare benzina e autogrill, arriviamo a Stoccolma all'alba. Proseguiamo per Helsinghore dove un ponte di recente costruzione permette di raggiungere la Danimarca senza doversi servire del traghetto.
Il traghetto, per un tratto breve, è invece necessario per raggiungere la Germania. Qui gli autisti hanno dovuto togliere i chiodi dalle ruote perchè in Germania sono proibiti.
20/4 - Entriamo in Svizzera e poi finalmente in Italia dove, dopo 54 ore di viaggio e quasi 4000 km di strada, raggiungiamo le nostre auto parcheggiate nei pressi dell'aeroporto della Malpensa.
Nella prima foto la tavola imbandita del nostro super Chef Romeo con l'aiuto di Marvi, che tutte le sere passate in campeggio, ci hanno trattati da gran signori allestendo delicati manicaretti.
Nella seconda e nella terza foto due visioni del clima e dei fiordi norvegesi.
Nella quarta un tramonto in Germania.
Nella quinta una veduta della parte di Tromso che si trova dalla parte opposta dell'isola su cui sorge la cittadina con la punta più alta della zona. Non siamo riusciti a salirla perchè si è fatta vedere scoperta da nubi solo il giorno precedente la nostra partenza.

http://www.youtube.com/watch?v=oiQkvESeh18

Cliccare sopra per vedere il film.

Cliccare sotto per la presentazione fotografica.

http://www.youtube.com/watch?v=tThww7EJBi0






















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